Quest’anno io e la mia compagna andremo in vacanza in Sardegna: partiremo da Golfo Aranci e la gireremo per 10 giorni. In questo articolo troverete tutto, e dico tutto, dalla pianificazione alla partenza, con aggiornamenti lungo il viaggio.
Pianificazione
Ho iniziato a creare questo viaggio con l’aiuto di un mio amico sardo, studiando su una Cartina che ho acquistato su Amazon. Preferisco la “carta” al digitale perché personalmente mi dà un’idea più chiara del percorso.
Iniziai a pianificare il tutto a inizio ottobre 2019, sono solito prendermi di largo anticipo, ne sfrutto il vantaggio prezzo/disponibilità. Ho prenotato tutto su Booking, credo che tutti lo conosciate.
Successivamente ho creato una tabella con Google Fogli, per chi non lo conoscesse è come Excel. Ho inserito i costi di alloggio e benzina più i relativi chilometri. Sarà anch’esso aggiornato nel corso del viaggio.
Confermate le prenotazioni del traghetto e alloggio: dal 12 al 24 agosto inizia la nostra avventura in Sardegna.
Quindi ricapitolando:
- Casa ===> Livorno
- Golfo Aranci ===> Alghero
- Alghero ===> Tonara
- Tonara ===>Arbatax
- Arbatax ===> Domus De Maria
- Domus De Maria ===> Golfo Aranci
- Livorno ===> Casa
Bene, ancori pochi giorni e si parte! Questo articolo si aggiornerà durante il viaggio quindi non perdetevi gli aggiornamenti!
Giorno 1
Finiti i preparativi, pronti a partire! Siamo partiti alle 9 e 30, obiettivo entro sera: Livorno.
Imbocchiamo l’autostrada in direzione Bologna, due ore di agonia, caldo, caldo e ancora caldo.
Usciamo a Sasso Marconi, percorriamo la Porettana che collega Bologna a Pistoia.
Ci fermiamo per pranzo a Poretta Terme, una piadina e si riparte!
Da Pistoia a Livorno si scende di quota e aumenta il caldo, dato che eravamo in anticipo abbiamo fatto un giro nei negozi vicino al porto, rubando un po’ di aria condizionata. Bene, un ultimo aperitivo a Livorno e ci prepariamo in fila per l’imbarco.
Ci sistemiamo per la notte, e finalmente al nostro risveglio saremo in Sardegna
Giorno 2
Giorno 2
6 e 40 del mattino, Benvenuti in Sardegna!
Da Golfo Aranci ci dirigiamo verso Tempio Pausania per una grande necessità: la colazione!
La temperatura era ottima, le strade offrono un paesaggio di natura incontaminata a volte contornato dal mare.
Tempio Pausania ci accoglie con un centro storico molto particolare, caratterizzato dalle vie del centro con la pavimentazione colorata in stile arlecchino.
Un paese famoso per lo storico carnevale, sin dagli anni ’60, uno dei più belli in tutta la Sardegna!
Abbiamo visitato il centro storico, una passeggiata tra la cattedrale di San Pietro apostolo, la chiesa di di San Francesco e piazza Faber dedicata a Fabrizio de André, il quale visse a lungo a Tempio Pausania.
Ripartiti ci dirigiamo verso la costa, meta: Castelsardo.
La strada segue il mare e ci permette di scorgere il paese in lontanza.
Decidiamo di fare una visita al centro storico, risalente al 1270, uno dei borghi più belli d’Italia!
Il castello di Doria fa da padrone del borgo, visitabile tutto l’anno, all’interno anche un museo dell’intreccio mediterraneo.
Da piazza Duomo, affacciata sul mare, abbiamo una vista mozzafiato su tutto il golfo.
Salutiamo Castelsardo e ci dirigiamo verso Alghero, al nostro alloggio.
Dopo aver scaricato i bagagli ed esserci rigenerati, andiamo nella spiaggia di Mugoni per pranzo!
Verso metà pomeriggio rientriamo per prepararci alla sera, destinazione Alghero!
Cena super da Ichnos, una frittura così ci voleva per concludere questa giornata!
Facciamo due passi per il centro storico di Alghero che conserva le tracce della dominazione catalana, soprattutto nel dialetto e nello stile. Il centro storico è, infatti, di chiara matrice architettonica catalano/aragonese, dalle vecchie mura alle chiese e dalle abitazioni signorili a quelle più umili.Stanchi ma contenti, rientriamo per la nostra prima notte in Sardegna.
A domani
Giorno 3
Oggi decidiamo di fare un po’ di attività motoria: la visita alla grotta di Nettuno!Dopo una bella colazione saliamo in sella verso la riserva naturale di Capo Caccia. Prima di iniziare la visita, facciamo il biglietto: 14€ a persona. Bene e ora ci aspetta una lunga scalinata a strapiombo sul mare di 654 scalini.
Consiglio di andarci presto la mattina, così da trovare meno gente e meno caldo, dato che la scalinata da metà mattina in poi è esposta al sole. Una scala scavata nella scogliera nel 1954, l’ Escala del Cabirol (scalinata della capra).
Consiglio di andarci presto la mattina, così da trovare meno gente e meno caldo, dato che la scalinata da metà mattina in poi è esposta al sole. Una scala scavata nella scogliera nel 1954, l’ Escala del Cabirol (scalinata della capra). In circa 30 minuti si arriva ai piedi della grotta, qui ci aspetta una guida che ci illustra e ci spiega le meraviglie di questo luogo.La grotta di Nettuno è stata scoperta dai pescatori locali nel XVIII secolo. La grotta è accessibile anche tramite una breve gita in battello dal porto di Alghero; questi viaggi sono organizzati ogni ora durante l’estate.Bella la visita, ma ora ci aspettano 654 gradini in salita! Dura ma non impossibile, meglio fare alcune pause e ammirare il blu profondo del mareDopo questa attività fisica siamo andati a rilassarci nella spiaggia delle Bombarde.
Rientrati dalla spiaggia ci siamo preparati per una serata a Bosa.Abbiamo percorso la litoranea Alghero-Bosa.Ve la consiglio, curve e paesaggi uno più bello dell’altro. Il manto stradale é perfetto, solo in alcuni tratti é danneggiato.
Bosa é una cittadina ricca di storia, di origini preistoriche, per poi passare alla dominazione dei fenici, poi dei romani e per ultima quella aragonese, spagnola, austriaca e sardo-piemontese.Una visita merita sicuramente, ci accoglie con un borgo di case molto vicine l’una all’altra, tutte colorate e pittoresche. Abbiamo cenato nel centro storico in un locale particolare: Bacco Bistrot. Dovete provare il bistoccu, un pane cotto due volte, farcito con quello che volete: carni, verdure, salse ai formaggi e alle verdure, e altri condimenti.Un fast food sardo, ne vale veramente la pena.Prima di rientrare, beviamo un cocktail (analcolico) in spiaggia a Bosa Marina.
Dopo questa bellissima giornata torniamo stanchi ma felici al nostro alloggio.A domani!!!
Giorno 4
Ferragosto! Oggi é stata una giornata di puro relax, ci siamo svegliati tardi la mattina, così dopo colazione abbiamo preparato i bagagli per la partenza dell’indomani. Per pranzo siamo scesi alla spiaggia di Torre Ferro.
Torre Ferro é una grande spiaggia, si sviluppa in parte rocciosa, in parte sabbiosa.
Saremo rimasti volentieri qualche giorno in più, ma il nostro viaggio continua.
Giorno 5
Pronti a ripartire, destinazione Sorgono.
Partiamo verso metà mattina, direzione Alghero. Una prima tappa é scala Piccada, famosa per la cronoscalata. Un tratto di strada lungo sei chilometri con un bellissimo manto stradale contornato da uno scenario sulla riviera del Corallo. Poi ci siamo diretti verso Monteleone Rocca Doria un paese di circa 100 abitanti. Un paesino sorto in altura ai cui piedi si sviluppa il lago di Temo.
Risaliamo in sella e ci dirigiamo verso la nostra meta. Passiamo quindi per foresta Burgos dove gli incendi di inizio Agosto hanno distrutto parecchi ettari di bosco e di prateria. Il paesaggio è inquietante, il passaggio del fuoco cancella la vegetazione lasciando un oscuro scenario.
Arriviamo a Sorgono e il clima é cambiato, ci sono 5-6 gradi in meno rispetto ad Alghero, si sta veramente bene. Qui ci attende una sola notte prima di ripartire verso Tortolì.Abbiamo soggiornato al B&B Sa Mariola. La proprietaria è stata super gentile nel consigliarci un posto per la cena, alloggio molto curato, moderno, con buoni servizi.
A domani.
Giorno 6
Sorgono ci ha ospitati per una notte di passaggio, pronti a ripartire.
Destinazione Tortolì!
Saliamo in sella, andiamo a visitare alcuni paesi prima di raggiungere la destinazione finale.
Poco distante da Sorgono, andiamo a fare una veloce visita ad Atzara. Un paese ricco di tradizioni, del buon vino, produttori di tessuti e dolci.
Un breve tour nelle vie del paese e ci dirigiamo verso Tonara, il paese del Torrone. Un bel paesino montano, ricco di colori e di murales.
Un’altra tappa é Mamoiada, il paese delle maschere. Un paese famoso per l’antico carnevale dove i protagonisti, i Mamuthones, portano una maschera nera con tratti marcati, intagliata in legni pregiati e indossano pelli ovine su cui caricano trenta chili di campanacci (sa carriga). Durante le sfilate, incedono con passo cadenzato, generando suoni frastornanti. Dopo pranzo riprendiamo verso Orgosolo, anche qui troviamo vari murales.
Percorriamo SS125, qui inizia un percorso ricco di curve contornato da un paesaggio meraviglioso sulle montagne sarde.Passo Genna Silana, 1017m di altezza, molto frequentato dai motociclisti.Scendiamo verso Tortolì, il passaggio ci offre la vista sul mare, spettacolare. Raggiungiamo il nostro alloggio e lasciamo riposare la moto, per oggi ha dato.A domani.
Giorno 7
Oggi cambiamo mezzo, lasciamo la moto al porto di Arbatax, per imbarcarci su una nave, che ci porterà a fare una mini crociera nel Golfo di Orosei.
Il tour organizzato dal Nuovo Consorzio Marittimo Ogliastra ci porta tra le calette più belle della Sardegna.
Nell’opzione che abbiamo scelto sono previste tre soste: cala Mariolu la mattina, durante la quale è possibile visitare la grotta del Fico, cala Sisine durante la pausa pranzo, e cala Luna nel pomeriggio.
Una visita che consiglio a tutti, 40 km di natura incontaminata, una giornata indimenticabile.
Giudicate voi dalle immagini.
Rientrati dall’escursione, prepariamo i bagagli. Il nostro soggiorno di due notti al B&B s’imbragu è stato meraviglioso. La struttura è situata a pochi chilometri da Tortolì, immersa nel verde. I proprietari sono una famiglia fantastica e sono stati super disponibili. Ultima notte qui, domani si parte verso il sud dell’isola, Chia ci aspetta!
Giorno 8
Dopo colazione, partiamo per una lunga traversata nel cuore della Sardegna.
Ci dirigiamo verso Lanusei, percorrendo la SS198.
Un percorso tutte curve contornato da paesaggi molto suggestivi, un divertimento per i motociclisti! Ci ritroviamo sul massiccio del Gennargentu, in un paesaggio roccioso, raggiungiamo i 981 metri s.l.m. del valico di Arcuerì.
Purtroppo finiscono le curve, e ci aspettano chilometri e chilometri di strada dritta fino a Teulada dove in lontananza vediamo il mare.
Il caldo e i chilometri ci hanno infiacchito, ma teniamo duro la metà e vicina.
Arriviamo all’alloggio, l’ultimo per il nostro viaggio. Una doccia rigenerante, una pizzetta per cena e ci lanciamo nel letto. Per oggi abbiamo dato, a domani.
Giorno 9 e 10
Ora il viaggio si trasforma in vacanza, un po’ di relax sulle spiagge di Chia!
Con la possibilità di scegliere tra : Spiaggia Sa Colonia, Su Giudeu e cala Cipolla.
Comodo il parcheggio, con 3 euro avevamo tutto il giorno la moto custodita e potevamo rilassarci in spiaggia.
Beh, che mare! Che colori! Che sabbia!
L’unica cosa negativa è che quando si sta bene il tempo vola, e son passati due giorni tra sole, mare e chioschi!
Una sera siamo andati anche in un agriturismo situato in altura, era un po’ disperso nel bosco, ma li ci attendeva una super cena a base di maialetto!
Che mangiata, menù fisso e molto ricco, ottimo per buone forchette!
Domani invece il tempo cambia!
Giorno 11
Ultimo giorno a Chia, il tempo è un po’
nuvoloso e decidiamo di prendere la moto e raggiungere Nora.
A Nora troviamo l’area archeologica, sito di insediamenti fenici, punici e romani.
Abbiamo fatto una visita guidata, ed è stata una bella scoperta, la guida ci ha fatto rivivere la storia di questa città, dagli inizi fino alla decadenza.
Una visita ve la consiglio, ne vale veramente la pena!
Date un’occhiata al sito dell’associazione archeologica di Nora.
È ora di preparare i bagagli, domani ci aspetta una lunga traversata! Da Chia a Golfo Aranci.
Giorno 12
Salutiamo la signora che ci ha ospitato nel suo B&b e partiamo per la prima tappa: Cagliari.
Una veloce passeggiata in centro l’abbiamo fatta, Cagliari è proprio una bella città, si affaccia al centro del Golfo degli Angeli sviluppate intorno al Colle nello storico quartiere di Castello dove abbiamo visitato il bastione di Saint Remy.
Da Cagliari prendiamo la SS131 Carlo Felice direzione Golfo Aranci.
Chilometro dopo chilometro arriviamo ad Oristano giusto in tempo per il pranzo.
Riprendiamo il viaggio, passiamo Nuoro e ci fermiamo per una sosta. Dato che eravamo in anticipo sulla tabella di marcia abbiamo deciso di fare una deviazione.
Andiamo al centro commerciale di Olbia, così da non farci mancare neanche un po’ di shopping!
Giunge l’ora del traghetto, prima fila anche questa volta.
Saliti a bordo ci accampiamo sui divanetti del ristorante, sistemiamo il campo base, e salutiamo la Sardegna!
Giorno 13
È mattino presto, il sole sta per sorgere, approdiamo a Livorno.
Sappiamo che ora arriva la parte più triste del viaggio, il ritorno.
Quindi iniziamo questo percorso da una tappa fondamentale: la colazione!
Decidiamo di cambiare strada per il rientro a casa, passando per Abetone.
Da Lucca si comincia a salire, il passaggio si riempe delverde dei boschi, case in pietra, e le strade iniziano a divertire.
Prima di arrivare ad Abetone abbiamo trovato il ponte sospeso di Piteglio, e non potevamo non fermarci per percorrerlo.
Risalitu in sella, andiamo ad Abetone, il paese dei Mirtilli. Un bel paesino che merita una sosta!
Raggiungiamo Modena per pranzo, in una bella trattoria ci gustiamo l’ultimo pasto fuori casa.
Ora tocca la parte più noiosa, l’autostrada.
E su via fino a casa.
Grazie a tutti se avete seguito il nostro viaggio, spero vi sia piaciuto e che vi sia di ispirazione. La Sardegna è stata una bella avventura, strade, persone, luoghi e cibo meravigliosi.
Al prossimo viaggio!
Cosa porto con me
Abbigliamento
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Ho scelto questo abbigliamento per la modalità di viaggio, cercando comodità e più utilizzi per il mio viaggio. Un jeans, anche se da moto, è meno ingombrante e più portabile di un paio di pantaloni tecnici.
Accessori
Parto da due kit da portare sempre con sè: un kit primo soccorso e un kit per manutenzione, io porto via un po’ di olio bianco e uno spray per catena piccolo. Quando si viaggia lo spazio è tutto, dato che non abbiamo scelto camera nel traghetto abbiamo optato per dei materassini gonfiabili e molto portatili, grandi quanto una bottiglietta d’acqua.
Ora passiamo alla parte tecnologica! Assolutamente non mancherà il mio telefono, che funge anche da fotocamera principale: Xiaomi Mi Mix3. Un drone non può mancare, il ruolo lo ho assegnato al Dji Mavic Mini; in ultima ma non meno importante uso un Insta360 oneX per riprese e foto a 360 gradi. Non mancheranno cavi vari e power bank.